Pubblicazioni per i film dell’artista

ClienteSaodat Ismailova
Categoria Editorial
SettoreArt/Culture
Anno2022
MaterialiOpuscoli

Nel 2021 la video artista e filmmaker Saodat Ismailova fonda a Tashkent un gruppo di ricerca dedicato allo studio, alla documentazione, alla promozione del sapere e della cultura dell’Asia Centrale, denominato DAVRA.

Partecipa quindi a Documenta Fifteen 2022 presentando un lavoro sulla figura del chilltan che nella cultura asiatica rappresenta un mutaforma – la parola deriva dal persiano e significa letteralmente “40 corpi, esseri dal genere neutro” –, tema esplorato da Saodat sin dal suo film d’esordio 40 Days of Silence (2014). A Documenta 2022 presenta un lavoro labirintico che si svolge in una sequenza di stanze interconnesse nel seminterrato del Palazzo Fridericianum di Kassel, combinando film, performance ed ambiente. In uno spazio adiacente, vengono contestualmente esposti e proiettati i lavori dei 18 artisti provenienti da Kazakistan, Kirghizistan, Tagikistan ed Uzbekistan, facenti parte del suddetto collettivo DAVRA, per mettere in scena opere visive, sculture, opere artigianali e della tradizione, musica, film, testi di suppliche sciamaniche che trascinano il visitatore a scoprire la cultura asiatica. Per Ismailova Metodo studio ha curato le relative pubblicazioni: Chilltan Shapeshifting eternal spirits from Central Asia, che raccoglie e presenta i lavori esposti di DAVRA, e Bibi Seshanbe che presenta il film dedicato alla storia di Cenerentola e come questa è stata reinterpretata nel corso dei secoli in varie culture a livello mondiale. Il film di 52 minuti documenta inoltre un preciso rituale femminile diffuso tutt’oggi in Asia centrale che include una recita di un antico racconto locale, equivalente a Cenerentola, Bibi Seshanbe Ona appunto. Metodo studio ha curato inoltre il design del booklet Chillahona (2022), che documenta la nuova opera a video a tre canali recentemente presentata alla 59° Biennale di Venezia. Girata a Tashkent, nelle celle sotterranee a tre livelli chiamate chillahona, strutture destinate alla pratica dell’autoisolamento e della meditazione spesso costruite accanto alle tombe dei santi locali in Asia centrale. Il primo schermo documenta persone che visitano la chillahona; il secondo ritrae i devoti che compiono i loro riti e le loro preghiere; mentre il terzo segue la visita di una giovane donna in difficoltà e il suo momento di autoisolamento. Accanto ai video è appeso un palyak, un ricamo tradizionale di Tashkent che rappresenta la cosmologia femminile ed evoca protezione, guarigione e fertilità, realizzato dall’artista con un tessuto bianco e illuminato da una luce colorata. Operando tra i confini di spazi reali ed immaginari, Ismailova attinge alla specifica identità culturale ed alla storia dell’Asia centrale, spesso attraverso conoscenze ancestrali ed epici racconti folcloristici che hanno come protagoniste donne, allo scopo di rivelare una comprensione più ampia di che cosa significa essere umani. Celestial Circle – catalogo per la mostra di Saodat Ismailova alla Neue Galerie im Hohmannhaus, Ausburg, Germania (19.09-07.12.2014). Zukhra – booklet per la presentazione della video installazione dell’artista uzbeca Saodat Ismailova nel padiglione Asia Centrale alla 55° Biennale di Venezia.Chilla/40 days of silence – catalogo per la presentazione del film, diretto da Saodat Ismailova e presentato al 64° Festival Internazionale del cinema di Berlino Berlinale 2014. Metodo Studio con questo progetto, selezionato da Joost Grootens, si è classificato secondo al concorso Fedrigoni Top Awards nella categoria Libri, premiato a Londra.